Etna, fuochi d’artificio davanti ai turisti. “ma avvicinarsi alla lava sarebbe pericolosissimo”

Etna, fuochi d’artificio davanti ai turisti. “ma avvicinarsi alla lava sarebbe pericolosissimo”

Play all audios:

Loading...

Il vulcanologo STEFANO BRANCA parla dell’eruzione dell’Etna come delle bizze di un vecchio amico umorale. “Da più di vent’anni i crateri sommitali danno vita a fenomeni eruttivi di questo


tipo. Ormai abbiamo imparato a conoscerli”, spiega il direttore dell’Osservatorio Etneo dell’Ingv, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Da veterano, di colonne di cenere


sull’Etna Branca ne ha viste tante. “L’eruzione è iniziata nella notte di domenica e ci aspettiamo che come al solito si esaurisca in poche ore”. QUANDO VI SIETE ACCORTI DELL’ATTIVITÀ


ANOMALA? “Gli strumenti ci danno un monitoraggio continuo del vulcano. Stanotte alcuni parametri hanno iniziato a superare le soglie di allerta. In automatico è scattato un messaggio per la


Protezione Civile di Palermo, che ha avvertito le autorità locali e ha chiuso gli accessi dei turisti alle aree del vulcano al di sopra dei 2500 metri”. QUALI PARAMETRI VI HANNO ALLARMATO?


“Il tremore della superficie del vulcano, la deformazione del suolo, il calore. Dal 2022 abbiamo una rete di monitoraggio da remoto che è in grado di valutare in automatico quando far


scattare l’allarme. Così è avvenuto stanotte, ma i valori non hanno raggiunto picchi intensi come nelle eruzioni del 2021”. PERCHÉ È AVVENUTO ANCHE IL CROLLO? “Una parte della parete esterna


del cratere di sud-est è crollata. E’ questione di stabilità. In tante eruzioni del passato era rimasta in piedi, stavolta ha ceduto. Poiché lo ha fatto alle 11 e mezza del mattino davanti


agli occhi dei turisti è stata ripresa in tanti video. In realtà non c’è nulla di particolarmente inusuale”. IL CROLLO HA CONTRIBUITO ALLA NUBE DI CENERE? “La nube di cenere è nata


dall’attività esplosiva dell’eruzione. Poiché si è sviluppata in pochi secondi è stata molto spettacolare. Ma anche questo fenomeno rientra nella normale attività dell’Etna. Il crollo del


cratere ha contribuito con la sua nuvola di polvere. La colonna tenderà comunque a dissiparsi nelle prossime ore”. LA COLATA LAVICA DESTA TIMORE? “E’ lunga poche centinaia di metri ed è


confinata nella zona sommitale, al di sopra dei 3mila metri. E’ un’area desertica e dalla mattina era stata chiusa ai turisti. Certo che se qualcuno si trovasse lì vicino rischierebbe, e


molto”.